Il (finto) whisky delle Shetland
La Shetland Distillery Company ha annunciato il lancio del primo lotto di single malt, provenienti da quattro barili. Fin qua sembrerebbe una notizia del tutto banale, se non fosse che sulle Shetland non si distilla, almeno per il momento, e non ci sono warehouse, anche se i piani di una nuova distilleria sono nati e morti già un po’ do volte. Se poi vado avanti a leggere il comunicato “Shetland Reel Single Malt Scotch Whisky, marks a new chapter in the history and geography of the multi-billion pound Scotch whisky industry” mi viene un po’ da sorridere, considerando che quando si parla di produzione bisognerebbe vedere qualche alambicco fumante, per dirla con un termine caro a Luca Gargano.
Di che si tratta quindi? Il comunicato dice che è un whisky distillato e maturato a Portsoy e quindi mi vien da dire da Glenglassaugh, trasportato poi da Aberdeen a Lerwick e quindi sulla magnifica isola di Unst (dove invece c’è la Valhalla brewery veramente attiva).
Quindi si tratta di un whisky “Bottled in Shetland”. Apporto del territorio? Zero. Il prezzo per tale chicca? Avremo 151 bottiglie miscelando tre cask (quindi botticelle, maturazione velocissima) che costeranno 100 sterline (oltre 140 euro al cambio attuale) e l’ultimo cask, un peated German oak, 130 sterline. bottles which will retail for £100. The remaining cask, a peated German oak, will retail for a £130. Che Odin/Wodan abbia pietà di voi, se almeno fate lavorare un po’ di gente locale.