[Abbinamenti] Il sigaro
Prendendo spunto dalla serata organizzata dagli amici del Cigar Club di Bergamo espongo nel seguito alcune mie riflessioni nell’ambito dell’abbinamento sigari & distillati. Credo che il mantra che debba guidare un abbinamento di questo tipo sia l’armonia (ovvero è il mio mantra..); abbinare due prodotti che presentano caratteristiche diametralmente opposte comporterebbe la prevalenza di uno sull’altro con la conseguenza di non poter trarre il meglio dai due prodotti.
Un sigaro (Puro o tabaco) è fatto da foglie di tabacco:
- la pianta di tabacco è una solanacea (come il pomodoro, la melanzana il peperone e la patata);
- una volta raccolte le foglie vengono fatte prima essiccare e poi impilate per la fermentazione;
- successivamente vi è una fase di stagionatura che varia a seconda della tipologia di tabacco o di foglia;
- quando le foglie sono mature, in base al giudizio del responsabile del magazzino, vengono miscelate (Master Blender?) secondo ricette segrete e differenti per ogni Fabrica e formato (vitola o apelido de galera).
Un sigaro è composto da un ripieno (tripa), un primo avvolgimento che lo contiene (capote) e la fascia esterna che lo veste (capa). In un sigaro di medie dimensioni la tripa è composta da tre tipologie di foglie: seco, ligero e volado: il primo si fa apprezzare per il suo contenuto aromatico, il secondo rappresenta la forza ma brucia piuttosto male, l’ultimo ha scarso corpo ma una ottima combustibilità.
La forza, la potenza del tabacco (fortaleza) viene così classificata: 1 volado, 2 seco, 3 ligero, 4 medio tiempo, 5 maduro (gli ultimi due sono scarsamente usati e solo in formati con diametro importante – peccato….).
Tornando all’abbinamento è quindi a mio parere importante conoscere la fortaleza del sigaro che ci accingiamo a fumare; un puro con una scarsa percentuale di ligero dovrebbe richiedere una selezione di non di troppo corpo. La fumata del sigaro convenzionalmente viene divisa in tre terzi; con potenza e sentori diversi (evoluzione del sigaro) che necessiterebbero di (almeno) tre distillati diversi.
Dopo tutta la teoria decido di abbinare un robustos di Cohiba (50 di cepo – diametro e 124 di largo – lunghezza) a:
- Rosebank 12 anni 43% Signatory Vintage 1991
- Dailuane 21 anni 54.8% Bar Metro/MWF 1992
- GlenDronach PX 21 anni 53.5% OB 1989
Il primo terzo del sigaro è stato breve ma il Rosebank ha ben bilanciato la fumata; come tutti i puros il secondo terzo è quello in termini di intensità il migliore; il Dailuaine ha tenuto fieramente testa hai sentori di grasso e cuoio presenti nel tabacco. Il GlenDronach ha ben supportato con la sua dolcezza il lento consumarsi dell’ultimo terzo caratterizzato da sentori di zolla di terra bagnata.
Ho usato, volutamente, molti condizionali; il gusto di ognuno di noi è diverso e credo ci siano molte possibilità di abbinamento, ma sempre tenendo conto di una armonia di fondo.
Utile articolo sugli abbinamenti, ne prenderò spunto.
Ammetto che pur fumando dal lontano 1998 non sonomai stato tanto bravo con gli abbinamenti con i distillati anche se ci sono andato vicino.
Quello che ricordo di più è stato un abbinamento casuale di circa 15 giorni fa:
ho fumato un nicaraguense “joya de nicaragua dark corojo antano” con una fortaleza piuttosto elevata abbinato con un solo whisky, un clynelish 16 anni 46% e devo dire che mi sono trovato bene.
Ho evitato di bere il clynellish per il primo tercio, ho iniziato con il secondo e devo di re che ci stava ma il connubio migliore è stato nel terzo tercio, trovando l’abbinamento veramente armonico.
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Ormai forse perchè ho smesso di fumare da più di un ventennio e pertanto parlare di fumate lo trovo decisamente fuori moda, ma da appassionato che sono sui distillati mi sento di aggiungere qualcosa …. non credo che ci possa essere di meglio da abbinare al sigaro cubano di buona fattura che un rum di qualità Demerara e di invecchiamento superiore ai 20 anni, se poi è con il metodo Solera il risultato è garantito e non per ultimo che le botti siano “non carbonizzate” ……
Ciao Salvo, grazie del tuo contributo. I rum in effetti sono abbinamenti classici col sigaro, faremo altri articoli in merito. Il Guadaloupe con il Partagras provato a bergamo era ottimo…
Ciao, quali abbinamenti consigliate per iniziare, direi partendo da dei entry-level?
Ciao Roberto, considerando whisky di (abbastanza) facile reperibilità e sigari rintracciabili in Italia senza grossi problemi, mi permetto di suggerirti di partire da Montecristo (la serie dei cinque numeri – specialmente il 4 Mareva) abbinando un whisky invecchiato in botti ex sherry, tipo Glenfarclas, 10 anni o Glendronach 12; se poi vuoi passare a cose più pesanti (tipo Monte 2) puoi salire con l’invecchiamento ma stare sempre sulla stessa tipologia.
Io non amo il connubio sigaro – whisky torbato tranne poche eccezioni.
Ciao e a presto.
paolo