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GlenDronach Cask #35: così è, se vi pare

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Tra gli eventi collaterali dello Spirit of Scotland, ma per me e altri amici una vera e propria epifania, c’era la simpatica iniziativa supportata da Beija Flor e Whisky Antique, nelle persone di

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Maurizio Cagnolati e Massimo Righi, di selezionare assieme ai blogger italiani un cask di GlenDronach da imbottigliare durante il 2014. Bene, diamo conto di questa bella esperienza, condita anche da un simpatico aneddoto che leggerete sotto che potremmo battezzare come “la vendetta di Pedro Ximenez“. Da parte mia solo due considerazioni: tutti i sample erano di altissimo livello (io ho preferito il cask #9 per un finale mostruosamente lungo e complesso) ed è stato veramente bello avere una collaborazione tra professionisti del settore e consumatori, quali siamo noi scriba. Ovviamente la cosa è riuscita perché i professionisti del settore si sono messi in discussione e perché sono anche loro appassionati e consumatori..

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A volte gli errori non sono così deleteri. Tratti in inganno dalle indicazioni fornite da GlenDronach, pensavamo che tra i quattro campioni ce ne fosse uno da botte ex-Pedro Ximenez; scherzi del destino, proprio il presunto Pedro Ximenez è risultato poi il campione selezionato. L’arcano è stato svelato da Beija-flor: anche il quarto cask era un ex-Oloroso, ma poco male. Il prescelto è dunque il Cask #35, con un punteggio di 125 su 150 disponibili (10 persone per una valutazione possibile di 15/15 per ciascun campione secondo le tre sottocategorie Naso Palato Finale). Al secondo posto il Cask #9 con 122,5 punti, al terzo posto il Cask #34 con 121, e chiude all’ultimo posto il cask #23 con 113,5. Si può sottolineare, anche in virtù di questi punteggi molto vicini tra loro, l’assoluta eccellenza di tutti e 4 i campioni, il tutto suggellato da una degustazione molto interessante anche da un punto di vista prettamente tecnico. I quattro ex-Oloroso butt first fill contengono whisky distillato il 15 gennaio 1993 e messo in botte alla gradazione alcolica tradizionale di 63,7%. Ma a cosa potrebbe essere dovuta la maggiore dolcezza del cask #35 che ci aveva fuorviato? Sicuramente la botte avrà avuto la sua enorme funzione, ma probabilmente avrà influito anche il differente habitat di maturazione: mentre la #35 riposa nella Warehouse 5, le altre tre giacciono nella Warehouse 3. L’imbottigliamento è previsto per il 15 Settembre 2014, al compimento di 21 anni e 9 mesi.

I blogger italiani ringraziano GlenDronach per la disponibilità; Beija-Flor, che ci ha dato la possibilità di fare qualcosa di unico nel panorama italiano e, perché no, internazionale; Massimo Righi di Silver Seal, che compartecipa all’acquisto della botte. Ringraziamo sentitamente l’organizzazione dello Spirit of Scotland per averci permesso di usufruire della saletta dedicata alla Masterclass in orari fuori festival e, non ultimo, Giuseppe de Il Bevitore Raffinato per l’abbinamento perfetto con i cornetti ai frutti di bosco per il post tasting. Esperienza eccezionale, che ci piacerebbe senz’altro rifare…

2 pensieri riguardo “GlenDronach Cask #35: così è, se vi pare

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