Mixologist – La sfida dei cocktail a Marianna Di Leo
Dopo cantanti e cuochi anche il mondo del bartending è arrivato da qualche tempo in TV nel formato del talent. Mixologist – La sfida dei cocktail, nata dall’unione tra Campari e Discovery, quest’anno ha visto vincitrice Marianna Di Leo, 29 anni di Salerno, con una sua creazione, Hope, preparato con oleo saccarum di bergamotto, chinotto, timo fresco, gin e Campari.
Se vi chiedete la ragione di questo post in un blog che parla di distillati, alcuni sapendo, tra l’altro, che chi scrive non beve Campari dal 1992 (non certo per colpa della rossa bevanda, ma l’ultima cosa a causare un malessere è quella che si ricorda) ve ne fornisco un paio:
- Fino a poco tempo fa mi sono sempre occupato poco di quello che avviene nel mondo della miscelazione, ma da qualche tempo penso che la contaminazione e la riscoperta dei classici possa portare benefici al nostro mondo (se solo il 5% dei consumatori di cocktail si appassionasse anche ai distillati sarebbe già un successo).
- Campari è probabilmente l’unica azienda italiana che compete con i giganti del beverage e che è proprietaria di una distilleria in Scozia, Glen Grant. In aggiunta investe e crede fortemente nella formazione nella sua Academy.
Aggiungo che un po’ di leggerezza poi non fa mai male.