Waterford Distillery: la nuova avventura di Mark Reyner
Dopo la Great Northern Brewery anche un secondo birrificio di Diageo, la Waterford Brewery, viene convertita a distilleria di whiskey irlandese. A capo delle operazioni c’è una vecchia conoscenza, quel Mark Reyner che assieme ad altri investitori e al genio di Ian McEwan, ha resuscitato Bruichladdich vendendola poi a peso d’oro.
La distilleria, che si chiamerà semplicemente Waterford Distillery, disporrà di due pot still e di un column still e la produzione iniziale, a partire dal Gennaio 2016, sarà di circa tre milioni di litri, anche se i piani sono di un raddoppio in breve tempo. L’idea di Reyner è di dare un taglio innovativo, come lo ebbe Bruichladdich, e di “aggiungere un po’ di carne all’osso della categoria”. Reynier ha l’obiettivo di variare le fermentazioni utilizzando diversi ceppi di lieviti, che è anche una cosa su cui per la mia parallela passione per la birra sono anche io curioso di osservare. La distilleria non produrrà nessun “distillato bianco” e si focalizzerà solamente sull’Irish Whiskey, dando già un messaggio di solidità finanziaria.
Reynier è affiancato da un altra sua vecchia conoscenza a Bruichladdich, John McTaggart, che assumerà il ruolo di chairman, oltre che a John Adams che si occuperà della parte finanziaria. A completare il pacchetto degli azionisti altri 50 investitori privati (la società si chiamerày Renegade Spirits). I dettagli dell’operazione non sono stati resi noti, Reynier ha dichiarato che comuque il costo è notevolmente inferiore ai 40 milioni di euro investiti dalla Diageo nel 2004 per costruire la struttura.
L’Irish whiskey continua quindi a espandersi e sta erodendo mercato anche ad altri tipi di whisky, soprattutto negli Stati Uniti. In bocca al lupo a Mark, anche per la sua enorme disponibilità a confrontarsi e a rimettersi in gioco.
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