Il governo inglese blocca gli aumenti delle accise
All’approssimarsi del referendum per l’indipendenza scozzese, inizia ad entrare in campo l’artiglieria pesante. Dopo Diageo, entra in gioco il governo britannico e il ministro delle finanze, il famigerato Chancellor of the Exchequer, che ha congelato il duty escalator, il meccanismo che periodicamente aumenta le accise e che ovviamente ha impatti enormi sull’industria del whisky. Ovviamente la Scotch Whisky Association (SWA) ha immediatamente esultato. Il duty escalator dal 2008 prevedeva l’aumento annuo del 2% delle accise. Il ministro ha parlato dello Scotch whisky come di un grande “Successo Britannico” che va tutelato. A fare sponda Andrew Cowan, il direttore di Diageo Great Britain che ha dichiarato: “Il Ministro ha oggi dato una grande spinta a una delle industrie britanniche di maggior successo.” Dando poi un colpo al cerchio e uno alla botte aggiunge “Dallo Scotch Whisky al London gin, i distillati britannici sono ammirati e apprezzati in tutto il mondo Liberando l’industria da queste politiche di tassazione il governo ha dato il suo contributo a questi prodotti di qualità”. Ovviamente questo blocco, strumentale o meno, mi fa contento, anche perché uno studio recente di Ernst and Young conferma per UK quello che è chiaro anche in Italia: un blocco degli aumenti negli anni passati avrebbe creato circa 6.000 posti di lavoro e un extra gettito di 230 milioni di sterline. Fin(t)i economisti.