Il disciplinare delle microdistillerie americane
Il fascino che hanno le microdistillerie americane su di me è crescente e ho una voglia matta di provare alcuni prodotti qui introvabili (tipo Corsair). Ma c’e’ una definizione di distilleria artigianale (o micro)? L’American Distilling Institute ha trovato una definizione di Craft Spirits (distillati artigianali) come
prodotto di una distilleria indipendente con una vendita annuale massima di 52.500 casse (definite come 12 bottiglie da 75cl al 40% di alcool) dove il master (principal) distiller definisce lo stile della distilleria e supervisiona tutti gli aspetti della produzione
Detta così suona un po’ filosofica ma vediamo in dettaglio:
- I distillati artigianali sono il prodotto di una distilleria a proprietà indipendente con una massima vendita di 52.500 casse dove il prodotto è distillato e imbottigliato in loco
- I distillati artigianali sono prodotti da una distilleria a proprietà indipendente e le attrezzature utilizzate sono una combinazione di tecniche tradizionali e/o innovative come la fermentazione, distillazione, redistillazione, blending, infusione e maturazione per creare prodotti con profili aromatici unici. Il blending artigianale non è la sola miscelazione di distillato con acqua o con aromatizzanti.
Per essere un distillato artigianale certificato :
- Distilled by DSP (acronimo per dire il sito produttivo, Distillery Spirits Plant, ndr): il distillato deve essere prodotto da un alambicco di un artigiano certificato e la TTB (The Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau, l’agenzia delle dogane americana, ndr) deve approvare l’etichetta indicante “Distilled by” seguita dal nome del produttore (DSP).
- Proprietà indipendente: meno del 25% della distilleria deve essere di proprietà o controllato da un produttore industriale di alcolici che non siano essi stessi dei produttori artigianali.
- Piccola produzione: la produzione non deve superare i 100.000 galloni di alcool equivalente (anidro)
- Produzione manuale (hands-on): i distillatori artigianali producono uno spirito che rifletta la visione del master distiller usando una combinazione di tecniche tradizionali e/o innovative come la fermentazione, distillazione, redistillazione, blending, infusione e maturazione. Le componenti del blending possono essere diverse, ad esempio tra diversi barili, tra diversi tipi di distillato, e non sono la semplice miscelazione di distillato con acqua o con coloranti o aromatizzanti.
Ritornando un po’ alla filosofia e usando termini non quantitativi potremmo dire che un distillato (o altro prodotto) è artigianale se:
- Chi lo produce è piccolo
- Chi lo produce non è controllato dall’industria
- Chi lo produce ha dato una impronta e una impostazione personale alla distilleria
- Chi lo produce ha dato un carattere unico al prodotto
- Le tecniche produttive si devono ispirare alla tradizione ma questo non deve limitare l’innovazione e la creatività del produttore
Non spaventatevi troppo se vedete la parola infusione, colorante o aromatizzante, in fondo, ad esempio nel gin, bisogna aromatizzare e il caramello è un colorante…
Eccolo là. Ci mancavi pure tu. Uno s’infatua dei rum, un’altro dei prodotti d’oltreoceano, il terzo vive una crisi mistica (ma dice sul serio Claudio quando afferma che gli piace solo il 10 anni di Laphroaig?, forse si riferisce al CS). Mi viene in mente Depressione Caspica dei CCCP :
No non ora non qui in questa pingue immane frana No non ora non qui in questa pingue immane frana No non ora non qui no non ora non qui No non ora non qui no non ora non qui Se l’obbedienza è dignità fortezza La libertà una forma di disciplina Assomiglia all’ingenuità la saggezza Ma non ora non qui no non ora non qui Ma non ora non qui no non ora non qui Io in attesa a piedi scalzi e ricoperto il capo Canterò il vespro la sera Io in attesa a piedi scalzi e ricoperto il capo Canterò il vespro la sera Ecco che muove sgretola dilaga Ecco che muove sgretola dilaga Uno si dichiara indipendente e se ne va Uno si raccoglie nella propria intimità L’ultimo proclama una totale estraneità ….
NON E’ CHE MI LASCIATE DA SOLO?
Caro Pino, tranquillo la mia è solo una infatuazione estiva e solo per allargare gli orizzonti. Mi piace questa filosofia “micro” (in realta’ 100.000 galloni proprio micro non è).
Le citazioni di FLG si applicano a tutto e l’hanno scorso fece una versione da brividi di Depressione Caspica col suo duo ex ustmamo’.
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è
Consumati gli anni miei,
vistosi movimenti sulla Terra,
grandiosi necessari, futili patetici
Come fare non fare, quando dove perché
E ricordando che tutto va come va
Come fare non fare, quando dove perché
E ricordando che tutto va come va
Ma non va, non va, non va…
Non fare di me un idolo mi brucerò,
se divento un megafono m’incepperò,
cosa fare non fare non lo so,
quando dove perché riguarda solo me,
io so solo che tutto va ma non va,
non va, non va, non va, non va…
Sono un povero stupido so solo che
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è
Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Se tu pensi di fare di me un idolo
Lo brucerò,
Trasformami in megafono m’incepperò,
cosa fare non fare non lo so,
quando dove perché riguarda solo me,
io so solo che tutto va ma non va,
non va, non va, non va, non va…
Cavolo mi hai fatto venire voglia di sentire ” A tratti”.
Ragazzi mi sà che avete bisogno di una verticalina al più presto !!!
Please allow me to introduce myself
I’m a man of wealth and taste
I’ve been around for a long, long years
Stole many a man’s soul and faith
And I was ‘round when Jesus Christ
Had his moment of doubt and pain
Made damn sure that Pilate
Washed his hands and sealed his fate
Pleased to meet you
Hope you guess my name
But what’s puzzling you
Is the nature of my game