Macallan 1824 series
Di solito dedico un post “collettore” a tutte le uscite mese per mese ma nel caso di distillerie “famose” si può fare una eccezione. Eccezione tanto più dovuta a una distilleria che ha cresciuto molti di noi con gli imbottigliamenti di Giovinetti. Ovviamente stiamo parlando di Macallan, con la nuove 1824 series di cui avevamo anticipato l’uscita. Quella notizia si concludeva in modo un po’ provocatorio ed come vedete dai commenti qualcuno si risentì. Capita quando c’e’ troppo amore. Ma passiamo al dunque. Trattasi di NAS, quindi senza indicazione di età, le bottiglie richiamano proprio quelle originali dell’epoca (la cui forma è stata ripresa anche da alcuni imbottigliatori indipendenti di casa nostra) e sono decisamente più belle delle precedenti mi sembravano diverse ma credo siano uguali alle precedenti. L’altra cosa positiva è che questa serie andrà a sostituire la serie Fine Oak, considerata dai “macallanisti”, e non solo, disastrosa, oltre che alla Sherry Cask che era lontana parente dagli imbottigliamenti degli anni precedenti ma che considero personalmente accettabile. Ultima cosa positiva sulla carta è che non sono colorati artificialmente.
Allora entriamo del dettaglio, gli imbottigliamenti prendono il nome dalla colorazione del distillato Gold, Amber, Sienna e Ruby:
- The Macallan – Gold – 1824 Series – NAS – 40% abv – circa 45 Euro.
- The Macallan – Amber – 1824 Series – NAS – 40% abv – circa 45 Euro
- The Macallan – Sienna – 1824 Series – NAS – 43% abv – circa 85 Euro
- The Macallan – Ruby – 1824 Series – NAS – 43% abv – circa 150 Euro
Alcune considerazioni aggiuntive sulla “carta”, attendendo l’assaggio rivelatore: la gradazione dei due imbottigliamenti base è ancora al 40% e il prezzo per un “base” mi sembra alto (forse in Italia arriverà a un prezzo più basso per effetto delle tasse) per posizionarsi in una fascia coi concorrenti. Ma attendiamo arrivi sugli scaffali.
Per le note di degustazione vi rimando al sito casktrenght.net che ha dato la notizia. Per trovare un Macallan con l’età dovrete spostarvi sul 18 anni. L’operazione No Age come detto non è necessariamente negativa, soprattutto se serve a rimpolpare le warehouse e proporre imbottigliamenti migliori (anche se a prezzi salati sicuramente). L’oriente ha sete bellezza.
be’, chissà che anche per queste non ci sia l’opportunità di sapere qualcosa di più a Parigi. A proposito: grazie per il link! ^^
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