Dice il saggio
James Espey è stato un uomo molto influente nell’industria degli alcolici negli ultimi quarant’anni.
Date un occhio al suo CV: ha fondato Bailey’s, chairman di Chivas Brothers, ha lanciato Malibu, Piat d’Or e si e’ inventato i Classic Malts.
Ultimamente, assieme a Tom Jago e Peter Fleck, compagni di varie avventure, ha fondato la “Last Drop“, un blended “super premium” con distillati almeno di 48 anni (1960-2008) e affinato in Fresh Sherry Butts dal 1972.
Il blended utilizza circa 70 single malt e 12 grain, tra cui varie distillerie chiuse o dormienti.
La societa’ fa parte della Scotch Whisky Association (dove dettano legge i “giganti”) ed e’ interessante sentire la sua opinione in merito a:
“Pensi che la strategia dell’industria di focalizzarsi su piccoli range di brand molto grandi a sfavore di prodotti di nicchia sia la cosa migliore?”
James Espey risponde
“No, e’ sbagliato, anche se la capisco. Le societa’ quotate in borsa sono tropo focalizzate sui profitti a breve termine per soddisfare gli azionisti. Se non c’e’ una visione a lungo termine prima o poi muori. Devi ovviamente essere preparato a fallire prendendoti dei rischo, ma se sei preparato al fallimento imboccherai la strada del successo”.
Sembra uno di quei discorsi dei “santoni” del business americano (es Steve Jobs) pero’ ci dice qualcosa sulle tendenze del mercato.
Dimenticavo, la bottiglia di Last Drop costa 1.150 Sterline.