[Degustazione][7] Valutazione finale ovvero riportarsi tutto casa
Dopo avervi fornito una panoramica delle tre analisi sensoriali cerchiamo di assemblare il tutto per mettere ordine.
Abbiamo quindi le nostre tre analisi, che non sono separate in modo netto una dall’altra ma che si fondono, si alternano; possiamo osservare il colore del distillato, passare ad esempio all’analisi olfattiva e gustativa e poi magari aggiungendo acqua, completare l’analisi visiva.
Come gia’ detto l’analisi olfattiva si completa dopo aver deglutito e analizzato le sensazioni retro olfattive.
La cosa importante e’ non avere fretta e godersi appieno il proprio dram.
Andiamo a quindi a ricapitolare:
- Analisi visiva: colore, limpidezza (prima e dopo aver aggiunto l’acqua)
- Analisi Olfattiva: intensita’, finezza dei profumi, quanti profumi sentite (complessità ) e quali profumi sentite. Dopo aver sorseggiato potete ritrovarvi le sensazioni retro olfattive.
- Analisi gustativa: i sapori che sentite (amaro, dolce, salato, acido), quanti aromi sentite (complessità ), quanto persistono i sapori, se i sapori sono equilibrati o qualcuno e’ prevalente. Potete valutare anche gli alcoli (quanto vi scalda in gola) e i polialcoli (“morbidezza”).
A questo punto potete fare un “bilancio” e una cosa molto importante e’ l’armonia che vi indica se le analisi (in particolare olfattiva e gustativa) che avete fatto sono tra di loro in contraddizione oppure, appunto, in armonia.
Se ad esempio al naso sentite sensazioni floreali e citriche e al gusto note dolci e di frutta, la valutazione dell’armonia e’ bassa. Se vi trovate un distillato rossastro, profumi di frutta rossa come la cigliegia e sapori dolci con note di frutta matura avete un distillato armonioso che probabilmente ha maturato in botti di sherry.
A questo punto se vi piacciono i numeri potete dare un punteggio al vostro whisky mettendo insieme le varie analisi:dovreste darei dei “pesi” alle valutazioni mettendo ad esempio l’analisi visiva a un peso inferiore rispetto a quella gustativa e olfattiva e magari dare un peso elevato all’armonia che mette insieme le tre analisi. In una delle prossime puntate comunque metteremo un esempio di scheda di degustazione mentre nella ella prossima inizieremo a classificare i vari profili aromatici.
[Degustazione][1] Il bicchiere ovvero lo strumento del mestiere
Quali son o le tipologie di bicchiere adatte alla degustazione del whisky
[Degustazione][2] La conservazione ovvero prendersi cura dei vostri cari (whisky)
Quali accorgimenti prendere per avere sembre un buon whisky nel bicchiere
[Degustazione][3] Introduzione all’analisi sensoriale ovvero gli organi della nostra macchina
Analisi organolettica del whisky e fisiologia del corpo umano
[Degustazione][4] Analisi visiva ovvero guardare il vostro amato (whisky)
Analisi visiva del whisky
[Degustazione][5] Analisi olfattiva ovvero inebriarvi coi profumi
Analisi olfattiva del whisky
[Degustazione][6] Analisi gustativa ovvero metter bocca
Analisi gustativa del whisky
[Degustazione][7] Valutazione finale ovvero riportarsi tutto casa
Analisi e valutazione finale del whisky
[Degustazione][8] Scheda di degustazione ovvero giocare a fare i professori
Scheda per l’analisi sensoriale e la degustazione del whisky
BRAVO!
Questo si chiama fare divulgazione, e porre sul giusto piano i valori importanti nella degustazione.
L’armonia, o come dico io, l’equilibrio è il parametro più importante per valutare qualsiasi distillato; i profumi devono far ritrovare in bocca sensazioni analoghe e ben dosate.
Quando non succede, il distillato o è scadente o è ‘aggiustato’ con le arti degli ‘alco-enologi’.
Poi ogni distillato ha le proprie caratteristiche che lo distinguono da altri, ma l’equilibrio va sempre considerato il segno più sicuro di qualità.